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Tutto sulla vitamina K: un toccasana per sangue e ossa

Tutto sulla vitamina K: un toccasana per sangue e ossa

21 Dicembre 2021

Il verde è il colore della speranza ma è anche quello della salute. In tutte le verdure a foglia verde, infatti, è presente un elemento estremamente importante per il nostro organismo. Parliamo della vitamina K, anche chiamata vitamina di coagulazione.

Il suo nome deriva dalla parola danese koagulation poiché, il suo effetto principale, è quello di sviluppare dei fattori di coagulazione del sangue, aiutando l’arresto delle emorragie. Negli ultimi anni, poi, si è scoperto come questa vitamina influisce nella formazione e nella conservazione delle ossa, intervenendo nella produzione di osteocalcina, la proteina atta a prevenire l’indebolimento osseo durante la fase di post-menopausa.

Il verde che dona salute

La vitamina K è presente in moltissimi alimenti, in particolare nelle verdure come spinaci, cipolle, cavoletti di Bruxelles, coste e porri. Ma anche negli oli vegetali, fiocchi di avena, legumi e burro. Con un'alimentazione sana ed equilibrata, quindi, è molto facile assimilare le giuste dosi quotidiane di questo concentrato di benessere.

Nei soggetti adulti è difficile che si riscontri una carenza di questo elemento e quando avviene, solitamente, è a causa di malattie associate a disturbi dell’assorbimento dei grassi nell’intestino.

Questo, però, non vale per i neonati i cui fattori di coagulazione del sangue non sono ancora maturi. Il latte materno contiene dosi molto basse di vitamina K e, quindi, risulta importante aggiungerla con degli integratori.

Per questo motivo, è sempre bene chiedere consiglio al medico e al farmacista di fiducia che vi sapranno indirizzare verso la soluzione migliore per una corretta assimilazione di questo importantissimo elemento di salute.

Alluce valgo: migliora la salute del piede in farmacia

Alluce valgo: migliora la salute del piede in farmacia

18 Dicembre 2021

Chiunque soffra di alluce valgo sa benissimo quanto possa essere fastidioso, non solo a livello estetico, ma anche e soprattutto, a livello fisico. Comunemente chiamato "cipolla", è una deformità dell'articolazione alla base dell'alluce.

La cause che portano alla nascita di questa deformazione sono molteplici e vanno dall'utilizzo di scarpe troppo strette o poco adatte alla forma del piede, all'artrite, da patologie come la sindrome di Marfan, fino a fattori genetici.

Il sintomo principale legato a questa irregolarità è il dolore. Ma non solo. Chi soffre di alluce valgo avrà, in prossimità della parte, la pelle più dura, callosa e rossa, gonfiore all'articolazione, l'alluce che punta all'interno verso le altre dita e, più in generale, una modifica della forma del piede.

Un aiuto dalla farmacia!

Per correggere definitivamente questo problema, l'unico modo è affidarsi alla chirurgia, ma solo previa autorizzazione medica e mai per questioni puramente estetiche.

Per fortuna, però, è possibile intervenire anche con altri rimedi che potete trovare comodamente in farmacia e che vi aiuteranno a gestire al meglio questo disturbo.

Ecco i più utilizzati:

  • I cerotti: disponibili in gel o tessuto-non-tessuto, possono essere utilizzati più volte. Si applicano sulla parte e impediscono lo sfregamento del piede nella scarpa, riducendone la pressione.
  • I plantari o distanziatori delle dita: inseriti direttamente nelle scarpe, aiutano il riallineamento delle ossa del piede. Diminuiscono la compressione sulla zona interessata e riducono il dolore.
  • Analgesici: come qualunque tipo di medicinale antidolorifico non risolvono la causa ma aiutano a non sentire il dolore.

In generale, per alleviare i sintomi causati da alluce valgo, è importante utilizzare della calzature comode e con poco tacco. Ideali sono quelle in cuoio morbido perché non esercitano pressione sul piede.

Per scegliere il rimedio più adatto è sempre bene chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che potrà indicarvi il prodotto migliore in base alle vostre esigenze. Fare delle belle passeggiate non sarà più un problema!

Macchie scure sulle mani: i migliori trattamenti beauty

Macchie scure sulle mani: i migliori trattamenti beauty

16 Dicembre 2021

Avete notato la comparsa di antiestetiche macchie scure sulla pelle delle mani?

Può trattarsi del normale processo d’invecchiamento cutaneo o della reazione dell’epidermide all’assunzione di farmaci iper-pigmentanti.

O ancora, la nascita di macchie brune può essere ricondotta ad un’anomala distribuzione di melanina o ad una scorretta esposizione ai raggi del sole.

I raggi UV, infatti, stimolano la melanina e accentuano la comparsa di aloni scuri, insistendo specialmente sulle zone dove la pelle è più sottile: proprio come quella delle mani dei soggetti più maturi.

Come eliminare le macchie scure sulla pelle delle mani

I trattamenti per schiarire l’epidermide delle mani e riportare la pelle alla sua naturale luminosità sono numerosi.

Il più immediato e meno invasivo è quello di utilizzare delle specifiche creme schiarenti per uso topico: prodotti con formulazioni ad hoc che favoriscono la depigmentazione e aiutano l’epidermide a ritrovare un colorito omogeneo e sano.

Quali scegliere?

Alcuni trattamenti di bellezza specifici per eliminare le fastidiose macchie scure dalle mani agiscono attraverso sostanze attive – come l’acido azelaico o l’arbutina – che inibiscono la tirosinasi, l’enzima correlato con la sintesi della melanina.

Altri, invece, contengono ingredienti con un’efficace azione esfoliante, come la vitamina C o l’acido glicolico: due elementi che facilitano la rimozione dello strato più superficiale della pelle e che favoriscono il ricambio cellulare, stimolando la sintesi del collagene.

Come intensificare l’efficacia del trattamento topico?

Prima di iniziare l’applicazione di creme schiarenti, ricordate di eseguire un peeling chimico: un trattamento beauty che elimina le cellule morte, leviga le zone più scure e prepara la pelle a ricevere ed assorbire i prodotti cosmeceutici.

Fai il pieno di vitamina B5 a tavola

Fai il pieno di vitamina B5 a tavola

14 Dicembre 2021

Parlando di vitamine non si può non ricordare quanto siano indispensabili per la salute. Oltre a quelle più conosciute come la vitamina C, ce ne sono altre meno note ma altrettanto importanti per il benessere del corpo. Una fra queste è la vitamina B5, anche detta acido pantotenico, che viene scomposta e assorbita dal nostro corpo durante la digestione.

Sotto forma di coenzima A, svolge un ruolo fondamentale in moltissime funzioni, come ad esempio nel metabolismo energetico, in quello dei grassi, dei carboidrati e delle proteine. Ma non solo.

Il suo contributo è molto più ampio: la vitamina B5, infatti, agisce in modo determinante nella formazione dei tessuti connettivi, delle mucose e delle unghie. Proprio per questa ragione è largamente impiegata nella formulazione di creme e pomate cicatrizzanti utili in caso di lesioni cutanee.

Una vitamina a portata di mano

Un vero concentrato di benessere che, fortunatamente per noi, non è difficile da reperire.

Il nome acido pantotenico arriva dal greco, pantothen, che significa ovunque. Questa vitamina, infatti, è presente in quasi tutti gli alimenti, in particolare nel fegato, uova e cereali integrali ma anche nei legumi come i ceci o nelle nocciole. Per questo, seguendo una normale alimentazione, è pressoché impossibile trovarsi in stato di carenza.

Gli unici episodi di mancanza di vitamina B5 sono stati evidenziati durante alcuni test su alcuni animali o individui molto denutriti. I sintomi riscontrati sono stati stanchezza, mal di testa e disturbi alla vista.

In questi rari casi è possibile sopperire alla mancanza di vitamina B5 rivolgendosi al proprio medico o farmacista di fiducia che vi sapranno indicare una dieta equilibrata e i migliori integratori da prendere.

I vantaggi dei lavaggi nasali

I vantaggi dei lavaggi nasali

11 Dicembre 2021

Soffiarsi il naso è un gesto molto semplice. Non tutti, però, sanno che è anche un’azione importantissima per la nostra salute.

La pulizia nasale, infatti, è indispensabile per garantire il corretto funzionamento del naso che, svolgendo una funzione di filtraggio per il corpo, consente di fermare e allontanare batteri, virus, pollini e particelle inquinanti dell’aria.

Ma come funziona il naso? Lavorando a cicli alternati, ogni narice ha un momento di “pausa”, durante la quale smaltisce tutte le sostanze estranee con le quali è venuta in contatto. In più possiede un sistema di secrezione e trasporto mucociliare, che consente la pulizia automatica e costante delle mucose.

A volte, però, a causa di agenti esterni come l’inquinamento, le vie aeree possono ostruirsi e, quindi, risulta indispensabile supportare la naturale funzione.

Pulizia e prevenzione a portata di mano

Per farlo ci vengono in aiuto i lavaggi nasali. Con questo termine si intende la pulizia delle mucose attraverso soluzioni fisiologiche e spray a base di sostanze saline o ipertoniche che, fluidificando il muco presente nel naso, ne favoriscono l’eliminazione.

Questi lavaggi, oltre ad agevolare l’igiene delle narici, svolgono un’azione preventiva verso malattie virali come influenza e virus gastroenterici ma anche raffreddori e riniti allergiche. Nei bambini, poi, aiuta a prevenire infezioni batteriche che possono generare, a loro volta, otiti, sinusiti, faringiti e laringiti.

In più, svolti costantemente, mantengono la corretta detersione delle cavità nasali, contrastando l’introduzione di sostanze esterne e aiutando a ripristinare la naturale umidità delle pareti.

Per avere maggiori informazioni su come eseguirli, potete chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi i prodotti più adatti alle vostre esigenze.

Pillola anticoncezionale: che fare in caso di dimenticanza

Pillola anticoncezionale: che fare in caso di dimenticanza

09 Dicembre 2021

Saltare l'assunzione della pillola anticoncezionale può capitare a tutti. Vuoi per i ritmi di vita fin troppo frenetici, vuoi per distrazione o per impossibilità fisica, a volte capita di non seguire le corrette istruzioni d'uso.

Che fare quindi quando ci si trova in questa situazione?

Prima di tutto è bene ricordare che la pillola è un vero e proprio farmaco. Per questo, per evitare la perdita del suo beneficio o il presentarsi di effetti collaterali, come mal di testa, nausea e gonfiori, è importante assumerla nel modo corretto.

In caso di dimenticanza, quindi, è necessario seguire alcune regole "riparatorie".

Se la dimenticanza è di poche ore, non succede nulla. Vi basterà prendere la pillola appena possibile e continuare il suo utilizzo come sempre.

Nel caso il ritardo nell'assunzione superi le 12 ore, la sua funzione anticoncezionale potrebbe essersi ridotta o annullata.

Ritardo oltre le 12 ore: come comportarsi in questo caso?

Se la disattenzione è avvenuta durante la prima settimana, dopo la pausa dei sette giorni, il rischio di gravidanza può essere elevato. Ѐ importante, quindi, assumere la compressa dimenticata appena possibile e avere rapporti protetti per i sette giorni successivi.

Quando la pillola è stata dimenticata nel corso della seconda settimana, giorno 8-14, non ci sono rischi particolari e quindi, non sarà necessario utilizzare ulteriori metodi anticoncezionali nei sette giorni successivi. Questo a meno che la dimenticanza non sia stata di due o più compresse.

In caso di dimenticanza nella terza settimana, giorno 15-21, il rischio di gravidanza esiste. Oltre a recuperare l'assunzione della pillola "persa" si dovrà iniziare il ciclo successivo senza fare intervalli. Altro rimedio è sospendere l'assunzione delle compresse, aspettare sette giorni senza compressa e proseguire poi con la normale posologia.

Per evitare una scorretta assunzione o rimedi fai da te poco appropriati, è sempre bene consultare il personale specializzato. Il vostro medico o farmacista potranno aiutarvi e consigliarvi nel modo migliore.

Depurare il fegato: ecco come

Depurare il fegato: ecco come

07 Dicembre 2021

Avete mai pensato al ruolo fondamentale del fegato?

Questo organo aiuta la digestione, favorisce l’assimilazione dei principi nutritivi presenti negli alimenti, regola le funzioni intestinali e facilita l’eliminazione delle tossine e delle scorie in eccesso.

Un mix di funzioni davvero essenziali per mantenere l’organismo in piena salute!

Di tanto in tanto, quindi, per ripulire il fegato dalle sostanze tossiche che possono essersi sedimentate, è indicato seguire alcuni semplici accorgimenti detox.

I consigli green per depurare il fegato

Se il cambio di stagione ha rallentato i vostri ritmi, se state vivendo un periodo di particolare stress o se avete esagerato con un’alimentazione squilibrata e grassa, forse il vostro fegato ha bisogno di un time-out.

Per depurare il fegato, aiutatevi con alcuni ingredienti naturali, da assumere in infusione o sotto forma di integratori.

Tra i migliori principi attivi per il benessere del fegato, spiccano:

  • Il cardo mariano: ha un elevato potere depurativo ed aiuta il fegato a riparare e a rigenerare le cellule lesionate dall’accumulo di scorie a livello epatico.
  • La cinarina: è un polifenolo che protegge le cellule danneggiate del fegato e stimola la produzione di bile.
  • Il tarassaco: svolge un’importante azione diuretica e depurativa, agevolando e velocizzando la corretta espulsione delle tossine.
  • La curcuma: è una radice naturale altamente disintossicante e dai riconosciuti effetti antinfiammatori e antiossidanti.

Oltre ad aiutarvi con i più efficaci principi attivi naturali, per aiutare il processo detox del fegato fate attenzione alle abitudini alimentari: limitate il consumo di zuccheri, di cereali raffinati, di grassi animali e di bevande alcoliche.

Via libera, invece, all’idratazione con acqua naturale e al consumo di ortaggi a foglia verde, come carciofi e broccoli, incredibilmente detox.

Il vostro fegato ringrazierà!

Correttori in crema: come scegliere il colore giusto

Correttori in crema: come scegliere il colore giusto

04 Dicembre 2021

Vita frenetica, smog, cattiva alimentazione, sono tante le ragioni che possono spegnere il colorito della nostra pelle e causare imperfezioni o piccoli inestetismi. Per fortuna abbiamo dalla nostra parte dei grandi alleati, i correttori in crema. Capaci di migliorare l'aspetto del nostro incarnato, mimetizzano rossori, occhiaie e segni causati dal tempo, donando al nostro viso un colorito sano e luminoso.

Ma come si usano e come scegliere quello più adatto per una resa perfetta?

I correttori in crema si applicano generalmente prima del fondotinta con l'aiuto di un piccolo pennello piatto, di una spugnetta a goccia o con le dita. Si dividono in quattro tipologie di colore: giallo, viola, arancione e verde.

I correttori gialli sono in grado di annullare le imperfezioni grazie alla sovrapposizione di colore. Sono ottimi per coprire occhiaie violacee, borse sotto gli occhi o capillari visibili.

Diverso è il caso in cui gli inestetismi da nascondere siano di colore tendente al blu come le cicatrici scure o le macchie della pelle causate da una scorretta esposizione al sole. In questo caso la nuance ideale è quella dei correttori arancioni.

Per ridurre qualsiasi tipo di rossore della pelle, cicatrici da acne, eritemi o alterazioni della cute i correttori verdi sono l'alleato numero uno perché uniformano il colorito creando un effetto naturale e delicato.

Infine, per ravvivare il vostro incarnato e donargli un aspetto luminoso dovete scegliere i correttori viola capaci anche di attenuare il colorito grigiastro delle pelli danneggiate dal fumo o quello tendente al giallo delle carnagioni olivastre.

Chiedete consiglio al vostro farmacista di fiducia e non dimenticatevi che la pelle è l'indicatore del nostro benessere. Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano vi aiuteranno ad avere una carnagione perfetta!
Crampi notturni: cosa sapere

Crampi notturni: cosa sapere

02 Dicembre 2021

Vi siete svegliati nel cuore della notte in preda ad un crampo improvviso? Non preoccupatevi: le contrazioni involontarie dei muscoli rappresentano un disturbo molto comune.

Le cause, infatti, sono molteplici: dallo sforzo atletico, alla poca idratazione, fino alla carenza di sali minerali, tutte queste condizioni possono essere alla base dei fastidiosi crampi notturni.

Che fare, quindi, per evitare che i crampi notturni ai polpacci, ai piedi e alle cosce possano provocarci grande dolore nella notte?

Curate innanzitutto l’alimentazione: bevete almeno 2 litri di acqua durante il giorno per idratare i muscoli e privilegiate cibi ricchi di magnesio, come bietole, spinaci, noci, mandorle, anacardi, lenticchie e fagioli, e di potassio, come fagioli e semi di zucca.

Se solo con la vostra dieta il fabbisogno giornaliero di magnesio e potassio non viene coperto, potete aiutare il vostro organismo con Integratori alimentari di sali minerali, indicati in caso di debolezza muscolare e crampi.

Ma non è tutto: per dire definitivamente addio agli spasmi muscolari notturni, anche l’esercizio fisico mirato rappresenta un ottimo toccasana.

Bastano alcuni minuti durante il giorno per sciogliere le tensioni agli arti inferiori. Come fare? Posizionatevi a circa un metro da una parete, in piedi, quindi sbilanciate leggermente il vostro corpo verso il muro, prestando attenzione a tenere le braccia ben distese. Toccate la parete con le mani e mantenete questa posizione per almeno 5 secondi. Ripetete l’esercizio per almeno 20 volte, la mattina e la sera.

E se dovesse capitare ancora un crampo notturno? Mantenete la calma, estendete la gamba contratta e tirate verso di voi il piede. Così facendo, tutto passerà in pochi secondi.
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