Alzheimer, i primi test medici fanno crescere le speranze di cura
09 Agosto 2018
Chiunque abbia un amico o un parente affetto da questa malattia, sa quanto sia importante la ricerca di nuove cure che possano dare speranza sia ai malati che a chi gli sta vicino.
Parliamo del Morbo di Alzheimer, la più comune forma di demenza, la cui conseguenza è la progressiva perdita delle funzioni cognitive.
L'Alzheimer è una patologia che porta ad avere difficoltà nello svolgimento delle normali attività quotidiane, oltre alla perdita della memoria di eventi recenti e nomi di persone, difficoltà di linguaggio, tendenza allo smarrimento fino a disturbi comportamentali.
Nuove speranze dalla sperimentazione
La ricerca continua di possibili cure è l'unica speranza per combattere questa debilitante malattia. Una svolta a tal proposito potrebbe essere arrivata da una nuova scoperta, comunicata in occasione della Conferenza Internazionale dell'Associazione Alzheimer.
Ѐ stato, infatti, individuato un farmaco, Ban2401 che preso in determinate dosi, ridurrebbe il deficit di memoria legato alla malattia di circa 30% rispetto a quello riscontrabile in chi non ha assunto il medicinale.
Il prodotto, cosi come altri già sperimentati per la cura di questa malattia, attacca i depositi di placche tossiche di beta-amiloide ed è stato testato in diverse dosi dando risultati molto promettenti.
La ricerca ha dimostrato come Ban2401 sia stato in grado di rimuovere le placche di beta-amiloide nel cervello dei pazienti che, nell' 81% dei casi, sono passati da positivi a negativi, rallentando anche il declino cognitivo. Una doppia azione quindi, che se confermata, potrebbe portare ad una svolta reale nella cura di questa malattia degenerativa.
Valsartan ritirato dal mercato: ecco come comportarsi
07 Agosto 2018
Da qualche giorno si sente parlare di Valsartan e del suo ritiro dal mercato.
Per prima cosa è bene spiegare che il Valsartan è un principio attivo utilizzato nei medicinali per la cura di ipertensione e insufficienza cardiaca. Nei giorni scorsi l'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha comunicato il ritiro di circa 700 lotti a causa della presenza di un’impurità potenzialmente cancerogena.
Misure preventive
L'impurità dovrebbe risalire al 2012, per questo è stato sottolineato che non ci sono rischi immediati per i pazienti. La stessa Agenzia ha consigliato a chi sta effettuando cure mediche con farmaci contenenti questo principio attivo, di non sospendere la terapia prima di aver consultato il proprio medico curante.
Lo stop non ha interessato tutti i medicinali a base di Valsartan, ma solo quelli contenenti l'ingrediente Ndma. La decisione è stata presa come misura preventiva per evitare il rischio di contrarre il cancro. L'Ndma, infatti, se assunto in modo prolungato e in dosi generose, può diventare un vero e proprio veleno.
L'alternativa
I pazienti interessati da ipertensione e insufficienza cardiaca, previo consulto medico, hanno comunque delle valide alternative all'utilizzo di questi medicinali.
Esistono, infatti, dei prodotti antipertensivi altrettanto efficaci per la cura di queste importanti patologie. Fondamentale, in caso di cambio farmaco, è misurare la pressione più volte al giorno e comunicare i risultati al proprio medico, per verificare la risposta dell'organismo alla nuova terapia.
In caso di necessità la misurazione della pressione può avvenire gratuitamente in qualunque farmacia, dove il personale specializzato saprà anche darvi utilissimi consigli e delucidazioni sui principi attivi presenti nei farmaci che utilizzate.
Aloe vera: un toccasana per l´estate
04 Agosto 2018
Se si parla di piante e del loro potere curativo non si può non citare l'Aloe Vera. In passato, proprio per le sue molteplici qualità, veniva considerata una pianta magica dalle cui foglie veniva estratto un succo denso, concentrato e ricco di principi attivi. L'Aloe, infatti, ha proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, depurative, nutrienti e remineralizzanti e, soprattutto in estate quando la nostra pelle viene messa a dura prova dai raggi solari e dagli agenti esterni, diventa un rimedio essenziale per la cura della nostra cute.
Una pianta, mille benefici
L'Aloe è una vera e propria alleata per la salute. I suoi benefici sono molteplici:
- idrata la pelle e le labbra. Grazie alle vitamine A e E contenute nelle sue foglie svolge un'azione nutriente e di protezione immediata;
- lenisce, rinfresca i tessuti e allevia i sintomi delle bruciature. In più permette di accelerare il ricambio cellulare e la guarigione della cute;
- previene le infezioni grazie alle sue proprietà antibatteriche;
- protegge l'epidermide dei bambini e aiuta a lenire gli arrossamenti causati dal pannolino, dal sole e dall’acqua del mare;
- previene la formazione di rughe e macchie solari provocate dalla troppa esposizione al sole, merito dell'azione antiossidante che permette alla pelle di mantenersi idratata e tonica;
- aiuta a regolare le funzioni dello stomaco e dell'apparato digerente.
Per queste ragioni, prima di partire per le vostre vacanze, potete rivolgervi al vostro farmacista che saprà indicarvi il prodotto migliore a base di Aloe Vera per affrontare l'estate e le giornate di sole senza incorrere in fastidiosi problemi di salute.
Prova costume in vista? Ritrova la forma con il chitosano
02 Agosto 2018
L’estate sta arrivando, tutto molto bello: il sole, il mare e… la prova costume che puntuale come un orologio svizzero incombe su di noi. Quest’anno vi siete lasciati particolarmente andare ai richiami del gusto? Se sentite l’esigenza di ritrovare la forma, cosa ne dite di provare il chitosano? Certo, non vi aspettate faccia prodigi, ma questo integratore alimentare in grado di contrastare l’assorbimento di grassi, può diventare un prezioso alleato per non farsi trovare impreparati sul bagnasciuga.
Chitosano: cos’è
Il chitosano è una molecola che si estrae dal guscio dei crostacei e che si trova all’interno di numerosi integratori per il benessere del corpo. Accompagnato ad una dieta ipocalorica, il chitosano può rivelarsi utile per il controllo del peso, ma anche per favorire il senso di sazietà e ridurre quindi lo stimolo della fame. Un po’ come un filtro, questo integratore evita che il grasso si depositi dove tutti noi non vorremmo si depositasse, nei cosiddetti “punti critici”, come addome, fianchi e glutei.
Attenzione però: assumere il chitosano non significa potersi abbandonare agli eccessi. Controllate sempre l’alimentazione, riducendo l’apporto di grassi a favore di proteine, frutta e verdura.
Chitosano, chi non può utilizzarlo
Prima di assumere il chitosano è utile consultare un medico o un farmacista per farsi indicare la strada giusta. Non prolungate troppo l’utilizzo dell’integratore che potrebbe limitare l’assorbimento di minerali e di grassi essenziali all’organismo.
Se siete incinta, infine, evitate di assumere il chitosano. Lo stesso vale per chi è allergico ai crostacei.
In farmacia trovate numerosi integratori completi di questo straordinario ingrediente: l’alleato perfetto per tornare in forma in vista della bella stagione.
Cheratosi attiniche, un problema della cute sempre più diffuso
31 Luglio 2018
Ormai lo sapete, i raggi solari sono dannosi per la pelle. Dalle scottature alle macchie, fino alla formazione di cheratosi attiniche. Ne avete sentito parlare?
Cheratosi attiniche: cosa sono?
Questa patologia è legata all'età e al fototipo della persona interessata. Ne soffrono circa il 60% degli individui a pelle chiara che hanno superato i 40 anni e l'80% degli anziani sopra i 60 anni. Di fatto, sono lesioni cutanee che coinvolgono zone del corpo esposte eccessivamente ai raggi ultravioletti, per questo viene chiamata anche cheratosi solare. Le zone più colpite sono volto, mani, tronco e cuoio capelluto e si presentano come macchie di piccole dimensioni, placche desquamanti ed eritemi.
In riferimento a questa malattia è bene sapere che:
- le radiazioni solari sono in grado di attraversare le nuvole;
- i raggi del sole sono riflessi dalla sabbia e dalla neve determinando una "doppia" esposizione;
- le radiazioni delle lampade abbronzanti sono ancora più dannose dei raggi solari.
Questo disturbo non deve essere assolutamente sottovalutato perché, di fatto, può rappresentare il primo stadio nella formazioni di tumori spinocellulari.
Come curarla?
Intervenire contro la cheratosi attinica è possibile. Se le lesioni della cute sono inferiori a 6, si può ricorrere alla crioterapia o cura del freddo, mediante l'applicazione di ghiaccio sulla parte interessata.
Se maggiori di 6, invece, è bene adottare una terapia farmacologica.
Il vostro farmacista di fiducia saprà indicarvi i preparati migliori che vanno acquistati sempre sotto indicazione medica. Chiedete sempre consiglio al personale specializzato per evitare errori nell'applicazione e curarvi in modo più mirato ed efficace.
Cistite, perché è più frequente in estate?
28 Luglio 2018
L'estate è arrivata, siamo pronte per partire! Costumi, creme solari, parei e… o no, la cistite! Una patologia davvero fastidiosa: l'infiammazione della vescica provocata da un'infezione delle vie urinarie, che solitamente è dovuta alla presenza di batteri, in estate – e non solo – è una cattiva compagna.
Ma vi siete mai chieste perché in estate è più frequente? Ve lo diciamo noi!
Cistite, quali sono le cause?
Questo disturbo colpisce prevalentemente le donne e ha diverse cause. Tra i fattori scatenanti più comuni, troviamo:
- una cattiva o scorretta igiene intima;
- l’abitudine sbagliata di trattenere a lungo le urine;
- l'utilizzo di cosmetici spesso irritanti.
Una compagna di vacanza indesiderata
In estate, questo disturbo si presenta in modo più frequente e a volte con sintomi più acuti. Questo perché:
- il caldo indebolisce il sistema immunitario favorendo la formazione di batteri;
- la sudorazione provoca un aumento della concentrazione degli agenti irritanti presenti nelle urine, che infiammano le mucose;
- l'acqua del mare, del lago o della piscina possono contenere batteri che indeboliscono le difese della mucosa vaginale;
- la sabbia è un ricettacolo di germi che agevolano le infezioni;
- il costume bagnato è, di fatto, un ambiente umido e facilita la formazione di batteri.
Per prevenire questa fastidiosa patologia è bene seguire qualche buona abitudine. Utilizzate detergenti intimi che rispettino il PH vaginale, cambiate il costume dopo aver fatto il bagno, lavatevi in modo corretto le parti intime e bevete almeno 2 litri di acqua al giorno per diluire le urine ed evitare la proliferazione batterica.
In ogni caso, però, chiedete sempre al vostro farmacista di fiducia i prodotti migliori per la prevenzione o la cura di questa patologia, cosi da vivere serenamente ogni giorno della vostra estate!
Aria condizionata, ecco come evitare i malanni estivi
26 Luglio 2018
Giornate più lunghe, vacanze, via libera ai vestiti leggeri...ma che caldo! L'estate è bellissima ma spesso le temperature sono così insostenibili che la ricerca di un posto fresco diventa una vera missione. Fate attenzione però! Se da un lato l'aria condizionata può aiutarci a sopportare meglio il caldo estivo, dall'altro può diventare la nostra peggior nemica.
Aria condizionata: amica o nemica?
I passaggi repentini dal clima esterno al fresco dei centri commerciali o dei bar, cosi come l'utilizzo prolungato dei condizionatori in casa, possono causare problemi di vario genere.
Ecco i più comuni e come proteggersi:
- Mal di gola. Coprite sempre la parte con delle sciarpe o foulard.
- Infiammazione agli occhi causata da secchezza o congiuntiviti. Munitevi di colliri per inumidire la parte.
- Mal di pancia. Il freddo spesso causa blocchi di digestione e coliche addominali. Meglio mangiare coperti!
- Dolore a schiena e collo. Colpi d'aria e temperature troppo basse possono provocare contratture muscolari. Come per la gola, proteggete la parte.
- Mal di testa, dolori alle tempie e alle orecchie. In questi casi spesso è sufficiente intervenire con un antinfiammatorio.
Prevenire è meglio che curare
Non è tutto: per essere sempre al riparo dai possibili malanni legati all’aria condizionata è bene prestare attenzione a qualche piccolo accorgimento.
A casa è importante regolare la temperatura del condizionatore in modo che non superi i 3-5 gradi al di sotto della temperatura esterna. Fondamentale è anche la manutenzione e la pulizia dei filtri.
Fuori casa, invece, portate sempre con voi degli indumenti come felpe o maglioncini. Eviterete gli sbalzi di temperatura e di stare per troppo tempo esposti all'aria fredda.
In caso di disturbi o malanni causati dall'aria condizionata, rivolgetevi sempre al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi il prodotto migliore a seconda del problema.
La proteina Erk-5 innesca i tumori: a dirlo è uno studio tutto italiano
24 Luglio 2018
E' tutta italiana la scoperta della proteina in grado di innescare l'attività tumorale. Si chiama ERK-5 e, agendo direttamente su di essa, si potrebbero rivoluzionare le terapie fin'ora utilizzate nella cura del cancro. Gli scienziati dell'Università di Siena ne hanno individuato un ruolo fondamentale nella proliferazione delle cellule cancerogene, dimostrando la possibilità di bloccarle.
Come spiega il professor Emanuele Giurisato, del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, in alcuni studi sperimentali si è visto come, l'assenza di questa molecola, avrebbe portato ad una riduzione dell'attività tumorale.
Come funziona?
La funzione svolta dalla proteina ERK3 sarebbe di supporto alle cellule del sistema immunitario chiamate macrofagi, già identificate come “aiutanti” dei tumori.
I macrofagi sono le cellule del sistema dei fagociti che svolgono un ruolo nelle risposte immunitarie. Da alcuni anni gli scienziati stanno studiando come agiscono nella progressione e nella malignità dei tumori.
La molecola individuata potrebbe diventare il bersaglio principale delle future cure farmacologiche anti tumorali, poiché, con la sua eliminazione, si verrebbe a creare una riduzione del numero dei macrofagi e quindi un blocco della loro azione di aiuto nella crescita dei tumori.
La sperimentazione, effettuata fin'ora sui topi, ha consentito al team di specialisti dedicati, di testare l'efficacia di questa scoperta evidenziandone dei benefici reali. Se confermata anche sull'uomo, rappresenterebbe un passo decisivo nella cura delle malattie tumorali, consentendo di costituire delle nuove strategie per terapie anti-cancro più mirate e incisive.
Magnesio e potassio: a cosa servono e come reintegrarli quando scarseggiano
21 Luglio 2018
L'estate è alle porte, si alzano le temperature e aumenta la sudorazione. Che sia per la voglia di mettersi in forma o solo per la maggior esposizione al sole, perdere troppi liquidi può causare spiacevoli fastidi. Crampi e affaticamento muscolare sono solo alcuni dei problemi legati alla carenza di sali minerali e, in particolare, di due elementi preziosissimi per il nostro organismo: magnesio e potassio.
Entrambi sono estremamente importanti per l'efficienza del nostro sistema muscolare e cardiaco, ma ognuno ha funzioni ben precise che agisco all'interno del nostro corpo. Vediamole insieme.
Il potere dei sali minerali
Il potassio è il minerale più importante nel corpo umano tanto che viene chiamato "minerale del cuore". La sua funzione è quella di intervenire nella trasmissione degli impulsi muscolari e nervosi, regolarizzare la pressione sanguinea e migliorare sia l'attività cardiaca che le situazioni di aritmia.
Il magnesio, invece, è il primo responsabile della produzione di energia a livello cellulare e delle attività enzimatiche. In più svolge un'azione fondamentale sugli impulsi nervosi e regola il metabolismo di altri minerali come il calcio, il fosforo, lo zinco e il potassio.
La mancanza di questi due minerali può provocare fastidi che vanno dalla stanchezza all'irritabilità, fino alla confusione mentale, mancanza di coordinazione muscolare, crampi, insonnia e, in alcuni casi più gravi, anche aritmia cardiaca, disturbi digestivi e difficoltà respiratoria.
L'alimentazione ci aiuta!
Sia potassio che magnesio sono presenti in molti alimenti. Una corretta alimentazione, quindi, è in grado di garantirci il giusto apporto di queste sostanze. Bere molta acqua e mangiare in modo equilibrato cereali integrali, proteine, frutta e verdura fresche di stagione, è il modo migliore per assimilare questi due elementi.
In particolare, il magnesio, si trova nella verdura a foglia verde, nelle arance o nell'ananas, nei legumi, la frutta a guscio come le mandorle e nei semi.
Il potassio, invece, è presente in cibi come le banane, i fagiolini, i pomodori, il salmone e il pollo.
Assumere queste sostanze tramite integratori può essere una soluzione: attenzione, però, il loro eccesso nell'organismo, può causare problemi tanto quanto la loro mancanza. Per questo è sempre bene chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi come comportarvi a seconda del vostro problema.