Sarà l’asilo nido, sarà il calo repentino di temperatura, saranno le difese immunitarie ancora poco sviluppate: qualsiasi sia la causa scatenante, il vostro piccolo da qualche giorno ha le vie respiratorie intasate.
Fatica a respirare, ha il naso gocciolante ed è irritabile, soprattutto di notte e durante le poppate.
Il motivo? Nei primi mesi di vita i neonati respirano quasi esclusivamente dal naso ed un’ostruzione di questo canale può farli sentire soffocati.
Se il vostro bambino ha il raffreddore, quindi, aiutatelo a liberare le vie nasali con lavaggi specifici: un toccasana soprattutto per i neonati che non sanno ancora soffiare il naso.
Come fare? Ecco qualche indicazione.
Lavaggi nasali per neonati: cosa occorre e come si fanno
Eseguire in casa i lavaggi nasali è facilissimo.
Tutto quello che vi serve è un liquido neutro, delicato e purificante, come la soluzione fisiologica, l’acqua di mare sterilizzata o un’acqua termale.
Comode da acquistare in farmacia, queste soluzioni sono disponibili in diversi formati, dai più voluminosi – utilizzabili con l’aiuto di siringhe senza ago - alle fialette monodose per un utilizzo usa e getta.
Portate la soluzione liquida ad una temperatura ambiente, avendo cura che non sia calda, e poi spruzzate il liquido all’interno di una cavità nasale del neonato.
Esercitate una discreta pressione al liquido, così che entri velocemente e sia più energico nel rimuovere il muco che ostruisce le vie aeree.
Grazie ai lavaggi potrete eliminare il muco, il catarro e le piccole croste dal naso oltre che ripulire le cavità interne da fattori irritanti, come batteri o allergeni.
Bastano pochi secondi per liberare il naso del neonato e per aiutarlo a respirare meglio!
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Sport e alimentazione: l´importanza della prima colazione
07 Giugno 2022
La prima colazione è un momento fondamentale per la salute alimentare di ogni individuo, ancora di più per chi pratica sport.
Le calorie del mattino, infatti, rappresentano il carburante necessario per svolgere al meglio ogni tipo di attività fisica e mentale. Per questo è importante conoscere le sostanze nutritive di ciascun alimento, con l’obiettivo di introdurre nel pasto mattutino quelle ideali per ottenere ottime performance, qualunque sia l’attività sportiva da svolgere.
Se desiderate massimizzare i risultati della vostra attività fisica, è importantissimo seguire regole alimentari ben precise.
Prima di mettersi al lavoro e iniziare a sudare, quindi, è necessario fare il pieno di energie con la colazione.
Innanzitutto privilegiando i carboidrati a lento rilascio di glucosio, capaci di mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, l’ideale per sentirsi sazi senza appesantirsi. Non solo: i carboidrati a lento rilascio aiutano gli allenamenti rendendoli più efficienti.
Cosa mangiare? Sul tavolo della prima colazione fate spazio ad alimenti ricchi in fibre e con un indice glicemico medio o basso, come orzo, pane integrale, mele e ananas.
Non dimenticate poi, l’importanza delle proteine: la maggior parte di quelle contenute nei cibi, infatti, sono in grado di migliorare le performance fisiche durante l’attività sportiva. Basti pensare che le proteine favoriscono il trasporto di ossigeno nel sangue e, di conseguenza, aiutano l’ossigenazione dei tessuti e dei muscoli, capaci di lavorare con maggiore intensità e minor fatica sotto sforzo.
E ancora, proteine come l’actina e la miosina, migliorano la contrazione muscolare e il movimento, rendendo più proficua l’attività motoria. Sulla tavola, quindi, non potranno mancare uova - ricche di ovoalbumina e lipovitellina, proteine in grado di favorire le performance muscolari - e latte, che, grazie alla sua composizione amminoacidica a catena ramificata, è indicato per accelerare il recupero muscolare.
La colazione proteica con l’aggiunta di carboidrati a lento rilascio di glucosio, rappresenta l’equilibrio perfetto per far partire al meglio una giornata di impegni e allenamento.
Per ottenere il massimo dalla prima colazione, chiedete consiglio anche al vostro farmacista: vi saprà consigliare integratori proteici da abbinare al vostro regime alimentare. -
Come liberarsi del tartaro e ritrovare un sorriso splendente
04 Giugno 2022
Molto spesso si sottovaluta l’importanza di una corretta igiene orale quotidiana. Non solo in termini di abitudini, ma anche di prodotti utilizzati.
Per prevenire il tartaro – e gli altri disturbi orali come la carie – è fondamentale lavarsi i denti con cura dopo ogni pasto. Il tartaro, infatti, si calcifica sulla superficie dentale e si alimenta con i residui di saliva, di placca e di detriti alimentari. Se non viene eliminato con lo spazzolamento quotidiano il tartaro può causare danni a denti e gengive. Ma lavarsi i denti costantemente non basta!
Per ottenere i risultati attesi, infatti, è necessario usare:
- lo spazzolino più adatto, meglio se strutturato con testine inclinate, perfette per pulire in profondità il cavo orale e gli interstizi dentali dal tartaro.
- il dentifricio corretto, che deve essere ricco di sostanze come il pirofosfato, l'esametafosfato di sodio, il fluoro e il citrato di zinco.
- il filo interdentale delicato ed efficace, in grado di preservare i colletti gengivali e, al tempo stesso, capace di garantire la giusta scorrevolezza per eliminare il tartaro.
Come sceglierli? Chiedendo consiglio al vostro farmacista, avrete la certezza di dotarvi degli strumenti ideali per dire definitivamente addio al tartaro.
Non è tutto, però: una volta acquistati i prodotti corretti, è tempo di utilizzarli correttamente.
Come? Durante la fase di spazzolamento dei denti, ad esempio, agite con decisione anche sulle zone più nascoste: è proprio lì che il tartaro tende ad annidarsi. Infine, prima di iniziare a lavarvi i denti, mettete una buona quantità di dentifricio sullo spazzolino: migliorerà l’azione di contrasto al tartaro, facilitando la frizione sui denti.
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Il giradito, cos’è e come si cura
02 Giugno 2022
Da tutti conosciuta come giradito, l’infiammazione delle falangi delle dita delle mani e dei piedi è tra le alterazioni più diffuse a carico delle estremità del corpo, sia negli adulti che nei bambini.
Il giradito – scientificamente noto come patereccio – si presenta con la sintomatologia classica data dal rossore e dal gonfiore alle dita. Le falangi, in questi casi, sono tradizionalmente calde alla palpazione, con una ridotta funzionalità di movimento.
Oltre ai sintomi generali, si possono presentare caratteristiche patologiche più specifiche che dipendono dall’agente che ha provocato la malattia. Nella forma batterica, ad esempio, è consuetudine osservare la formazione di pustole con secrezioni gialle che possono anche male odorare. In quella erpetica, invece, sono comuni bolle molto piccole che si riempiono di liquido trasparente.
Come visto, le cause che possono provocare il giradito sono di diversa natura: in particolare, le ferite non correttamente disinfettate rappresentano la porta di ingresso principale per l’infezione della cute da parte di batteri, virus e funghi. Non solo: il giradito può essere anche contagioso. La maggior parte dei responsabili infettivi, infatti, può essere tramessa per contatto.
Veniamo alle cure: nella stragrande maggioranza dei casi, le terapie farmacologiche sono di natura topica. In farmacia sono disponibili creme e pomate che possono essere applicate direttamente sulla superficie della lesione. Solo nei casi più critici si può assistere ad una diffusione del patereccio a livello sistemico: qualora accadesse, è necessario intervenire direttamente sul sistema immunitario per via orale o per endovena.
Qualunque sia la natura del vostro giradito, il consiglio è disinfettare sempre la ferita e proteggerla da ogni tipo di contaminazione. In questo modo ridurrete l’esposizione a possibili infezioni.
Per qualsiasi dubbio, chiedete consiglio al vostro farmacista: saprà consigliarvi la migliore cura per porre rimedio al problema.
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PRATICARE SPORT “CORRETTAMENTE“ AIUTA A RIMANERE GIOVANI
27 Novembre 2024
Il miglior modo, per contrastare l'invecchiamento e rimanere giovani è la semplice scelta di praticare sport, correttamente e regolarmente. Il tempo, che passa, non si può in nessun modo rallentare, ma con un corretto allenamento fisico, può influire nel mantenere internamente ed esternamente il nostro organismo, più giovane e sano. Diversi studi effettuati da importanti ricercatoti hanno scoperto ed evidenziato, che la causa dell'invecchiamento appartiene alla produzione di un ormone chiamato Fgf21. Per questo motivo, per migliorare la qualità della vita e la longevità, praticare sport è il miglior alleato per contrastare il processo degenerativo. Il movimento fisico e una corretta alimentazione povera di zuccheri, aiutano le cellule nell'attivare i "geni del benessere". Non è assolutamente vero, che quando si raggiunge una "certa età" bisogna rassegnarsi. Al contrario, si può rimanere giovani e la cosa essenziale da fare è volerlo e applicarsi. In questo nuovo manuale dedicato ai consigli sportivi, vediamo come praticare sport correttamente, per rimanere giovani.
Il segreto della giovinezza è praticare attività fisica
E' importante associare all'allenamento aerobico, un efficace programma di tonificazione. L'allenamento aerobico quando si superano i 50 anni, migliora la circolazione del sangue e il programma di tonificazione, rallentano la perdita del tono muscolare. Durante l'allenamento è fondamentale controllare l'intensità, senza esagerare e proporzionarla allo sforzo, alla resistenza e al recupero fisico.
Quando scegliete di praticare una qualsiasi disciplina sportiva, cercate di allenarvi almeno 3 volte a settimana. L'allenamento regolare incide, nel rallentare la produzione dell'ormone Fgf21 e stimola la formazione degli antiossidanti. Al contrario, se l'allenamento non è equilibrato ed eccessivo, purtroppo favorisce la formazione dei radicali liberi. L'allenamento giusto sono 150 minuti a settimana, da dividere per 3 giorni e svolgere 30 minuti di aerobica e 20 minuti di tonificazione o potenziamento.
Il vero segreto per rimanere giovani è il prezioso, allenamento regolare e corretto.
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I BENEFICI DELLA MALVA
20 Novembre 2024
La malva, il suo nome scientifico è Malva silvestris e appartiene alla famiglia delle Malvaceae. Le foglie di questa pianta risultano essere ricche di proprietà benefiche ed emollienti per l'organismo. Le sue preziose qualità per difendere la salute umana sono utilizzate da secoli e ancora oggi, risultano essere un valido aiuto per il benessere fisico dell'organismo.
E' ottima, per combattere le infiammazioni provocate alle mucose
E' ideale per apportare benefici agli occhi in caso di arrossamenti e gonfiore
Aiuta in caso di stitichezza, sostituendo la normale funzione di un lassativo
Combatte lo stress e il nervosismo
Rilassante per concedersi un pediluvio o un bagno, in quanto migliora la qualità del riposo notturno
Allevia i disturbi provocati dai mali stagionali come la tosse, la febbre, il mal di gola e la febbre
E' un valido rimedio naturale con proprietà antinfiammatorie per le infezioni provocate alle vie urinarie
Elimina gli accumuli di muco, che si depositano nelle vie respiratorie
Avete visto quanta protezione e sollievo, la malva dona al nostro organismo, potete utilizzare i fiori essiccati, oppure le foglie fresche, per preparare tisane e decotti benefici. Per la preparazione, di questi infusi vi occorre 300 ml di acqua a cui aggiungerete o 2 cucchiaini fiori essiccati, oppure una decina di foglie fresche. Mettete tutto in un tegame e portate ad ebollizione a fuoco lento. Lasciate in infusione un paio di minuti, filtrate e bevete a temperatura calda. Consumate questa tisana alla malva una volta al giorno, preferibilmente la sera prima di andare a dormire. Risulta essere rilassante, facilita la digestione, ed elimina il senso di gonfiore addominale.
La malva, sicuramente la conoscevate, ma ora su di lei sapete qualcosa in più... Potete piantarla nel vostro giardino o in vaso sul vostro balcone. Per crescere, non necessita di particolari attenzioni, anzi, ne avrà tante lei per voi...
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ANDARE IN BICICLETTA, FA BENE AL CORPO E ALLA MENTE
13 Novembre 2024
Lo sport si divide in diverse discipline e ognuna di loro è adatta e indicata, per apportare tantissimi benefici all'organismo. Come ben sapete, infatti svolgere costantemente attività fisica non sono fa bene alla salute, ma migliora anche il benessere psicologico. In questo nuovo manuale sportivo, parliamo della bicicletta e vediamo, perché questo "sport" fa tanto, ma tanto bene, al corpo e alla mente.
Questa disciplina è adatti a tutti, nessuno escluso. In bici, ci possono andare i bambini, gli adulti, ma anche le persone di una certa età e i benefici che si riscontrano sono tantissimi. Prima di tutto andare regolarmente in bicicletta, permette di rimanere in salute, aiuta a poter mostrare un bel corpo tonico e asciutto e la mente, si libera dal fastidioso stress. Per ottenere soddisfacenti risultati, dovete andare in bicicletta, almeno 3 volte a settimana e cercare di pedalare per 40 minuti, cercando sempre di mantenere lo stesso ritmo.
La bici e i suoi benefici
Aiuta a dimagrire, perché andare in bicicletta regolarmente e almeno 3 volte a settimana, per 40 minuti, cercando di mantenere un'andatura costante, facilita la perdita del peso corporeo. In più, correre in bici influisce, nello stimolare e velocizzare il metabolismo.
E' tonificante, perché risulta essere un valido aiuto, per rassodare i cosiddetti punti critici. Infatti, le gambe e i glutei, da questa "disciplina" ottengono ottimi risultati.
Facilita l'eliminazione dello stress, perché pedalare contribuisce nell'allontanare la tensione nervosa. Questo, perché la concentrazione sulla bici, distoglie la mente dai cattivi pensieri.
Contrasta la cellulite, perché il movimento dei piedi sui pedali, riattiva la circolazione sanguigna e aiuta a sciogliere la massa adiposa. Il consiglio è di evitare lo sforzo eccessivo, in modo da prevenire, fastidi e dolori ai muscoli.
Questi sono alcuni dei benefici, che la bicicletta dona alla salute, alla bellezza e alla mente. A questo punto, che cosa state aspettando a farvi un bel...giro in bici!