State cercando di concepire un bambino, ma con scarsi risultati?
Prima di perdere le speranze o di imboccare la strada della Procreazione Medicalmente Assistita, provate ad ascoltare il vostro corpo.
Come?
Attraverso la tecnica della misurazione della temperatura basale, ovvero la temperatura del corpo appena svegli, registrata prima di aver eseguito alcun movimento o attività che ne possa influenzare i valori.
Ecco alcune informazioni utili per capirne di più.
Temperatura basale e fertilità: quale legame?
Temperatura basale e fertilità femminile sono profondamente legate: in condizioni di stabilità e di buona salute l’oscillazione del calore del corpo nella donna, infatti, è condizionata dal ciclo ovulatorio.
La temperatura basale, generalmente, varia a seconda della fase del ciclo femminile, ed è mossa dalla quantità di progesterone che è in circolo.
Nella fase follicolare – quella che va dall’inizio del ciclo mestruale all’anticipo dell’ovulazione – il progesterone è quasi assente e la temperatura risulta bassa.
Nella successiva fase luteale, invece, la temperatura basale registra un picco: si tratta del giorno successivo all’ovulazione. Da questo innalzamento, la temperatura basale continuerà a salire, stabilizzandosi dopo 18 giorni in caso di concepimento. In caso di calo repentino, invece, potrebbe trattarsi di un abbassamento del progesterone e di un segnale dell’arrivo imminente del ciclo mestruale.
Come si misura la temperatura basale
Per ottenere risultati attendibili, seguite poche semplici regole:
Per misurare la temperatura basale potete scegliere tra diversi modelli di termometri:
Chiedi al tuo farmacista un consiglio su quale strumento fa per te e…in becco alla cicogna!