Vostro figlio ha la febbre e il termometro continua a salire? Non fatevi prendere dal panico. La febbre alta nei bambini, infatti, è un evento usale che non deve creare allarmismi, ma che, al tempo stesso, non deve essere sottovalutato.
Ad esempio, dopo una vaccinazione o durante la comparsa dei denti, la febbre nei bambini può salire e tale evento è abbastanza normale.
Tuttavia, nei bambini – così come negli adulti – la febbre è il sintomo che qualcosa non sta andando nell’organismo. La febbre, infatti, è uno strumento di difesa che si manifesta in presenza di un virus o batteri. Per considerarla alta, la temperatura corporea deve superare i 38° C.
Che fare in questi casi? Se, dopo aver misurato la febbre al piccolo – quattro volte al giorno, lontano dai pasti, meglio se utilizzando un termometro elettronico auricolare – la temperatura resta per 48 ore oltre i 38 gradi, è possibile somministrare farmaci a base di paracetamolo o di ibuprofene, gli unici consentiti per la cura di un bambino.
Questi farmaci aiutano a fare scendere la febbre al piccolo, permettendo anche di alleviare i dolori muscolari e il malessere generale generato dall’alta temperatura corporea. Per le modalità di somministrazione e per le dosi consigliate, fate sempre riferimento al vostro pediatra o al farmacista di fiducia.
Oltre alla terapia medicinale, è bene seguire alcuni consigli utili per contrastare la febbre alta: innanzitutto, fate bere molto il bambino, per evitare la disidratazione. Quindi, non copritelo oltremodo: il corpo deve avere l’opportunità di disperdere il calore dato dalla febbre. Infine, se ancora neonato, continuate ad allattarlo al seno regolarmente.
Qualora, dopo le 48 ore e dopo la somministrazione dei primi farmaci, la febbre non dovesse diminuire, contattate il vostro pediatra per gli approfondimenti del caso.